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Cicloturismo
Calabria

Tiriolo - Girifalco: Itinerario nel Parco Nazionale del Pollino

Tipologia
Percorso in bici
Durata
2 giorni
Numero Tappe
2
Difficoltà
Difficile

L’itinerario interessa un’area di congiunzione fra la Sila Piccola e il Parco naturale delle Serre, che attraversa l’istmo della Calabria, tra il mar Jonio e il mar Tirreno. Attraverso la Ciclovia dei Parchi, il percorso raggiunge Girifalco il paese che sorge a nord dei monti delle preserre catanzaresi, proprio al centro dell’istmo, in posizione dominante.

La seconda tappa riparte da Girifalco per dirigersi verso le coste del Mar Jonio, nel Golfo di Squillace, dove si trova Scolacium, Museo e Parco Archeologico Nazionale, un sito di straordinaria importanza che attraversa paesi di notevole interesse storico.

Giorno 1

Tiriolo-Girifalco

Tiriolo-Girifalco

Il percorso parte da Tiriolo con una lunga discesa che attraversa un paesaggio collinare con alberi di castagne, cerri, ulivi, eucalipti e piante di fichi d’india. Al Km 6,4 si incontra il paese di Settingiano (170 m) e si prosegue in discesa verso la Gola e la Sella di Marcellinara, nel punto più stretto della Penisola italiana. Da qui la Ciclovia prosegue in direzione di Sarrottino e Martelletto per poi iniziare l'impegnativa salita che conduce a Caraffa di Catanzaro (358 m), con pendenze che a tratti sfiorano l’11% e ampi panorami sulla Valle del Corace. Raggiunto Caraffa al Km 19,8, paese arbëreshe fondato a metà del XV sec., il percorso della Ciclovia prosegue in lieve discesa in direzione di Girifalco attraversando un’area con molte aziende agricole e campi coltivati. Al Km 27,7 il tracciato torna a salire con pendenze che sfiorano l’8% fino ad attraversare gli uliveti che conducono a Girifalco (446 m), che si raggiunge di lì a poco, al Km 31. Il paese, che si trova sulle pendici del Monte Covello, alle porte del Parco delle Serre, ha origini medievali e tra i monumenti di maggior pregio presenta la “Fontana del diavolo”.

Giorno 2

Girifalco-Scolacium-Girifalco

Girifalco-Scolacium-Girifalco

Si tratta di uno dei percorsi ad anello di 64,7 Km tra i più battuti dai cicloturisti che amano unire montagna e mare: è quello che collega Girifalco al Golfo di Squillace. È uno splendido itinerario di viaggio che offre paesaggi magnifici.

Si parte da Piazza Vittorio Emanuele e si procede verso la SP162 in direzione di Squillace. La strada è in discesa e raggiunge il centro di Amaroni al Km 6,2. La città del miele della Calabria (Millefiori, Acacia, Zagare, Castagno, Sulla ed Eucalipto) è circondata da un paesaggio splendido, di castagneti, querceti e uliveti, con percorsi naturalistici che giungono fino alle porte di Vallefiorita. In bici la si raggiunge al Km 12. Il viaggio procede in direzione di Squillace che si raggiunge dopo una lunga discesa che si protrae fino al Km 28,5; da qui inizia un breve tratto in salita, l’ultima lieve asperità prima della costa. 

Superata la variante della Statale 106 Jonica si prosegue in direzione di Squillace Lido sulla SP162 fino al quadrivio della strada costiera che si incontra al Km 37,5; a questo punto occorre svoltare a sinistra in direzione di Crotone e proseguire diritto fino al bivio che si trova al Km 41,8, oramai alle porte di Roccelletta di Borgia e non distante da Catanzaro Lido. In questo incrocio segnato dalla Masseria fortificata Monisciano, con la sua bella Chiesa, si deve svoltare a sinistra in direzione di Girifalco/Aeroporto di Lamezia. Percorsi pochi metri si trova il Museo e Parco archeologico nazionale di Scolacium.

Ripreso il viaggio in direzione di Girifalco sulla SP172, superata nuovamente la variante della Statale 106 Jonica, si prosegue in leggera salita verso San Floro. Il paese si raggiunge con un percorso che conduce al Museo della seta nel Castello Caracciolo.

Tornati sulla SP172 si prosegue in direzione di Borgia su un tratto in salita con pendenze che sfiorano il 10%. Al Km 56 si arriva alle porte del centro abitato. Fondata come subcolonia di Kroton per esercitare il controllo sull’istmo, Borgia è una cittadina di oltre settemila abitanti ricostruita dopo il tragico terremoto del 1783, con un centro storico gradevole e caratterizzata da grandi estensioni di ulivi.

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