Panoramica
Nell’anno 1577, la Compagnia del Nome di Dio, una delle confraternite laicali più ricche di Pesaro, commissionò la costruzione dell’edificio religioso che si rivelò una sintesi mirabile di architettura e scenografia. La presenza di simboli di morte nella decorazione della chiesa è giustificata dallo scopo della confraternita, e cioè l’assistenza dei moribondi come anche la celebrazione dei funerali dei poveri e dei condannati. Il suo interno è rimasto intatto, mentre l’esterno è stato restaurato nel 1912. Grazie alla pregevole collaborazione tra tre artisti, la chiesa presenta una storia sacra all’interno della sua decorazione: nel soffitto è stato rappresentato l’itinerario dall’Inferno alla Resurrezione ispirato al Trionfo del Nome di Dio, mentre le pareti illustrano episodi sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, anch’essi segnati dalla potenza del Nome di Dio. La suggestiva sagrestia seicentesca è rimasta intatta.
