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Enogastronomia
basilicata

Basilicata, sapore di storia

Un viaggio contemporaneo che affonda le radici nella storia. Dal fascino di Matera alle prelibatezze enogastronomiche.

4 minuti

Una piccola regione ricca di risorse naturali e cultura. Siti patrimonio Unesco, un vino iconico, l’Aglianico del Vulture, e tanta capacità attrattiva.

Storia e cultura

Storia e cultura

Una piccola regione, ricca di foreste, di torrenti e di monti, con un’unica grande piana, quella del Metaponto, che sfocia direttamente nel mar Ionio. Nell’area nord occidentale, sovrastante i piccoli laghi di Monticchio, regna il millenario e inattivo vulcano del Vulture. L’area è conosciuta per la produzione delle acque minerali e per l’uva Aglianico, che dà  origine a uno dei più grandi vini rossi d’Italia, nonché il più importante vino della Basilicata, l’Aglianico del Vulture

La Basilicata custodisce uno scrigno balzato all’attenzione internazionale: Matera. Un borgo tutelato dall’Unesco, capitale europea della cultura per il 2019 e conosciuto in tutto il mondo per i suoi “sassi”. 

Percorsi millenari

Percorsi  millenari

I Sassi di Matera identificano due quartieri: Sasso Caveoso e Sasso Barisano, formati da edifici e architetture rupestri scavati nella roccia della Murgia materana. Insieme al rione Civita (costruito sullo sperone che separa i due Sassi), costituiscono il centro storico della città di Matera. Nel 1993 sono stati dichiarati Patrimonio Dell'umanità Unesco.

Matera è una città degna di nota. Affascinante e da visitare in ogni angolo. Suggestivo  è il belvedere Murgia Timone, la terrazza panoramica su cui sono state girate alcune scene del film “The Passion” di Mel Gibson. Sono altrettanto incantevoli le strade che si addentrano nei Sassi e che permettono di conoscere la vita quotidiana dei materani. Il percorso deve finire a Sasso Caveoso, la parte più antica e toccante di tutta la città. 

Un’altra bellissima realtà della Basilicata è il Vulture Melfese, ricco di antichi castelli federiciani che si aprono ad immagini fiabesche. Sono rinomati i castelli di Melfi, di Lagopesole, di Pirro del Balzo a Venosa, e Malconsiglio a Miglionico.

Il giro d'Italia nel bicchiere

Il giro d'Italia nel bicchiere

La Basilicata vinicola riscuote sempre più consensi e si è imposta all’attenzione internazionale grazie alle sue tipicità. Possiamo dividerla in tre aree vinicole: il Vulture, con alcune ramificazioni nell'Alto Bradano, la Val d'Agri e il Materano, con i pendii collinari che digradano verso il Mar Ionio.

L'Aglianico del Vulture è il vitigno principe della Basilicata e copre oltre il 60% della superficie vitata; color rosso rubino impenetrabile, il naso regala sentori di frutta rossa matura e marasca, ciliegia sotto spirito e spezie come liquirizia, chiodi di garofano, pepe nero e note tostate dopo un passaggio in barrique, anche se molti produttori preferiscono usare botti grandi. Un vino di grande tannicità e longevo. Ottimo anche come base spumante. Le DOC Terre dell'Alta Val d'Agri e Grottino di Roccanova a base Merlot Cabernet SauvignonSangiovese Montepulciano regalano vini che rispecchiano il territorio lucano ricchi di struttura, con sentori di frutti rossi, spezie e liquirizia. Il Primitivo, grazie al clima caldo e asciutto, regala vini rossi potenti con piacevoli profumi di lampone, ribes, pepe bianco e note balsamiche, oltre a eleganti tannini, soprattutto se in uvaggio con Merlot e/o Cabernet Sauvignon. Le vigne che digradano verso il Mar Ionio identificano il territorio della DOC Matera che si basa principalmente sui vitigni SangiovesePrimitivoMerlotGreco Malvasia bianca di Basilicata. Degno di nota è il Matera Greco (Matera DOC) unico vino bianco a denominazione della regione, con delicati profumi di fiori e pesca bianca con una spiccata sapidità. 

La tavola lucana

La tavola lucana

La Basilicata è una terra ricca di sapori. Miele, olio,  castagne, salumi e tanti formaggi che, abbinati al vino, regalano infinite emozioni culinarie.  

La cucina lucana si caratterizza per la sua semplicità e genuinità legate ad una tradizione contadina povera.
Prevalgono, infatti, le preparazioni a base di farina di grano come pasta, pane e focacce con olio extra vergine d’oliva ma anche gli stessi grani e legumi (frumento, orzo, ceci, cicerchie,..) cotti in tegami di terracotta sulla brace viva del camino. Caratteristica e di elevata qualità la produzione di formaggi soprattutto a media (caciocavalli di latte vaccino) e medio-lunga stagionatura (pecorino) e la produzione di insaccati come la salsiccia di suino locale che si consuma sia fresca ma soprattutto stagionata.
I dolci della tradizione contadina della Basilicata sono essenzialmente di pasticceria secca a base di farina, mandorle, uova, burro e castagne.

La ricetta e l'abbinamento

La ricetta e l'abbinamento

Fusilli alla vecchia Maratea

Un piatto emblema della tradizione autentica della Basilicata in cui il peperone crusco, tipico della cucina lucana, diventa basilare. Il peperone di Senise IGP è un peperone che si presta benissimo per l’essicazione; dal colore rosso intenso e dal sapore dolce, una volta essiccato diventa “crusco”, cioè croccante, viene immerso in abbondante olio bollente per pochi secondi.  

Difficoltà : facile

Tempo di esecuzione: 30 minuti

Dosi per :  4 persone

Ingredienti

250 gr di fusilli al ferretto; 1 dl di olio evo; 1 spicchio di aglio; 200 gr di salsiccia fresca; 20 gr di finocchio selvatico; 10 gr di pepe nero; 1 bicchiere di vino rosso; 50 gr di parmigiano reggiano; 80 gr di fondo bruno; 50 gr di peperone crusco di Senise Igp.

Esecuzione

Tritate finemente l’aglio e soffriggetelo con poco olio evo, aggiungete la salsiccia tritata a piccoli pezzetti fino a quando diventa croccante e il finocchio selvatico. Sfumate con il vino rosso. Nel frattempo, in una pentola capiente portare a bollore abbondante acqua salata fate cuocere i fusilli e, quando saranno pronti,  scolateli e uniteli al condimento ancora nella padella.  Amalgamare il tutto aggiungendo il parmigiano e il fondo bruno. Completare il piatto con i peperoni cruschi. Ottimo in abbinamento con l’Aglianico del Vulture Superiore Docg. Prosit!

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