A La Salle, nella Valdigne, sorge la parrocchia di Derby, lungo la sponda destra della Dora. Negli anni, aveva mantenuto una propria autonomia amministrativa (con un proprio sindaco) ed esercitava la propria giurisdizione spirituale non solo su tutta l’area dell’Envers, ma anche su tre villaggi dell’Adret (Villaret, Les Champs e Equilivaz), che pure erano soggetti all’amministrazione comunale di La Salle. Nel 1782, una decisione della Royale Délégation ha risolto le complicazioni inevitabili nella gestione sia degli affari temporali che di quelli religiosi, stabilendo la definitiva unione dei due territori in un unico comune. La storia documentata di Derby ha inizio nel 1040, quando Umberto Biancamano, progenitore dei Savoia e signore del Valdigne, donò per due terzi al Capitolo della Cattedrale e per un terzo al Capitolo di Sant’Orso di Aosta, oltre a mobili e immobili di vario tipo, la sudditanza su questo territorio. Il nome Delbia compare, per la prima volta, proprio in questo atto. Memoria dell’importanza di questo territorio sono alcune significative testimonianze, lungo la strada principale che attraversa il centro abitato: la “torre della giustizia”, costruzione fortificata risalente al XVI secolo, probabilmente appartenuta alla Cattedrale di Aosta; la casa forte, nota anche come “tour des prisons”, sede giurisdizionale di uno dei due Capitoli; la casa del XVI secolo, presumibilmente della nobile famiglia dei Lachenal. La parrocchia, menzionata tra le parrocchie valdostane contenuto nel Pontificale del beato Emerico di Quart (inizi XIV secolo), è di nomina capitale della Collegiata. Negli statuti capitolari della Cattedrale del 1477, la parrocchia è invece documentata come di proprietà del Capitolo della Cattedrale, che la manterrà fino al 1824, quando rinuncerà definitivamente ai propri diritti sulla parrocchia a favore del vescovo. La parrocchia di Derby è posta sotto la protezione di sant’Orso (sacerdote valdostano vissuto tra il VII e l’VIII secolo, famoso per i suoi poteri taumaturgici) e san Biagio vescovo di Sebaste, in Armenia, nel IV secolo. L’edificio attuale, rettangolare a una sola navata, risale al XVI secolo, ed è stato consacrato da mons. Ferragatta, vescovo di Aosta, il 22 luglio 1567. Di notevole importanza, la pala sovrastante l’altare maggiore (rimossa in occasione dei restauri), due colonne tortili marmoree affiancanti il tabernacolo murale, un grande crocifisso ligneo da arco trionfale (XVI secolo, sopra il coro), e un piccolo museo di arte sacra, con un pregevole cofanetto reliquiario in lamina d’argento del XV secolo. Il campanile, esile ed elegante torre quadrata in pietra, risale al 1416 e ha subito un rilevante intervento di restauro nel 1967.
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