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Museo Paleontologico Luigi Boldrini Pietrafitta

Panoramica

Il sito paleontologico di Pietrafitta (Piegaro) è uno dei più significativi a livello regionale sia per l’abbondanza dei fossili rinvenuti, sia per il loro valore scientifico riconosciuto a livello internazionale.

Le ligniti di Pietrafitta sono parte della successione sedimentaria del Bacino di Tavernelle-Pietrafitta che registra la presenza di un grande lago e di un sistema fluviale sviluppatosi successivamente, nel corso del Pleistocene. Gli scavi della lignite destinata ad alimentare la centrale termoelettrica “Città di Roma”, creata nel 1959 sotto la gestione di Acea e dal 1963 proprietà di Enel, hanno portato alla luce migliaia di resti fossili di piante, molluschi d’acqua dolce, insetti e soprattutto vertebrati: ben 40 specie tra pesci dulciacquicoli, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi. Sono proprio i vertebrati a rendere unica la fauna di Pietrafitta, considerata dagli scienziati la più ricca d’Italia per l’intervallo di tempo chiamato Unità Faunistica di Farneta. Stiamo parlando di circa 1,5 milioni di anni fa.

Ma la “star” della collezione è senz’altro il mammuth che trova a Pietrafitta il sito più importante a livello europeo sia in termini di soggetti documentati che di dimensioni degli stessi.

Il museo dedicato a questo sito porta il nome di Luigi Boldrini, assistente capoturno di miniera e dipendente Enel, che per primo ha dato un grande contribuito agli scavi e al recupero dei fossili insieme ai ricercatori dell’Università di Perugia. L’ enorme quantità di materiale rinvenuto è tutt’ora in corso di studio. Le informazioni relative all’importante sito di Pietrafitta sono pertanto destinate ad aumentare con il progredire delle ricerche. Dal 2023, il sito è gestito dalla Direzione Regionale Musei Umbria del MiC (Ministero della Cultura).

Museo Paleontologico Luigi Boldrini Pietrafitta
Via Papa Giovanni XXIII, 06066 Pietrafitta PG, Italia
Chiama +393929595160 Sito Web
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