Nell’area di Collepasso, a ovest dell’omonima masseria, si trova il settore nord-orientale del centro antico di Taranto, una "isola" risparmiata, in quanto area demaniale contigua a zone militari, dall’espansione edilizia originata dalla recente urbanizzazione di un quartiere di periferia. In tale area, durante una campagna di scavo effettuata nel 1987, sono state rinvenute le fondazioni, e in alcuni settori la prima assise di blocchi di pietra (sistemati per testa lungo la linea tracciata sul filare di fondazione), del settore orientale delle mura di età greca (V sec. a.C.), che giungeva fino alla costa del Mar Piccolo. La cinta muraria fu edificata con blocchi di carparo, a doppio paramento, collegati da setti trasversali ed emplekton (riempimento) interno.
Inoltre, nel corso degli scavi, sono state trovate diverse sepolture, collocate verso l’interno della città, databili fra la fine del V e i primi decenni del IV sec. a.C., di tipologia varia, per lo più con orientamento nord-sud, senza corredo funebre e coperte da due lastroni di carparo, salvo quelle infantili chiuse con lastre di terracotta, tegole o coppi. Sempre nella stessa area, sono stati rinvenuti, inoltre, numerosi canali comunicanti e collegati con pozzi, costituenti una complessa rete idrica per l’utilizzo delle acque piovane e sorgive, relativi a una fase agricola successiva. Da segnalare inoltre la presenza di una strada romana che attraversava perpendicolarmente le mura. Sono visibili oggi anche altri resti del circuito murario, al di là di via C. Battisti, meglio noti come le mura di Solito-Corvisea, rinvenute tra il 1970 e il 1973, ma che attualmente versano in uno stato di abbandono e sono di difficile valorizzazione, in quanto di proprietà privata. Vi si distinguono un fossato difensivo largo circa 15 metri, tracce di torri e di una porta in corrispondenza di una strada antica. L’obiettivo dei lavori di restauro e valorizzazione dell’area archeologica è quello di riqualificare l’intero comprensorio, attraverso la creazione di itinerari di visita ai resti antichi inseriti in spazi verdi attrezzati.