Panoramica
Il museo, situato all’interno del palazzo centrale dell’Università, affacciato sul cortile dei caduti, è stato inaugurato nel 1936. Raccoglie manoscritti, testi stampati, strumenti scientifici, preparati anatomici e naturalistici che testimoniano la storia dell’Ateneo fin dalle sue origini nel Medioevo.
In particolare i nuclei originari delle collezioni principali risalgono alla seconda metà del XVIII secolo, quando l’Università di Pavia, grazie alle riforme volute da Maria Teresa d’Austria, divenne uno dei centri scientifici più all’avanguardia in Europa. La sezione di medicina è articolata in tre sale ed espone strumenti e preparati che fanno riferimento all’attività della scuola anatomica di Antonio Scarpa, al museo di storia naturale di Lazzaro Spallanzani (entrambi arrivati a Pavia alla fine del XVIII secolo), ai progressi nel campo della chirurgia e della clinica attraverso i secoli XIX e XX, con figure come Luigi Porta e Carlo Forlanini, e all’attività della scuola scientifica fondata da Camillo Golgi (primo Nobel italiano per la medicina nel 1906). Nella sezione di fisica, ricostruita secondo il Gabinetto di Fisica di Alessandro Volta, originariamente situato al primo piano e affacciato sul portico legale, si trovano strumenti utilizzati dai successori di Volta durante l’Ottocento. Inoltre il museo conserva un archivio che copre un arco di tempo che va dall’inizio del XV al XX secolo. La documentazione particolarmente ricca per quanto riguarda la storia della medicina è un’importante integrazione di quanto conservato presso l’Archivio di Stato di Pavia (antico archivio dell’Università) e l’Archivio Storico dell’Università.