Il Forte dell’Annunziata (noto anche come Fortezza o Ridotta dell’Annunziata) è un’antica fortificazione che con Castel d’Appio e il Forte San Paolo costituiva la difesa della città di Ventimiglia sia nel corso della dominazione genovese che poi nel periodo di Napoleone Bonaparte. In un’area posta a mare, ai piedi del Forte San Paolo (XIII secolo), sorgeva una fortezza, un esempio di architettura fortificata del XIX secolo, costruita nel 1831, come conseguenza del Trattato di Parigi dopo la caduta di Napoleone. Tale sistema di difesa, volto a controllare la viabilità dalla Francia verso il nord ovest italiano e la pianura padana, si trovava a margine del centro fortificato di Ventimiglia medioevale e della preesistente cinta difensiva, a valle della statale Aurelia, sullo sperone a picco sul mare di punta Rocca proteso verso la Costa Azzurra. Il colonnello Malaussena e il tenente colonnello Podestà, coadiuvati da Camillo Benso Conte di Cavour, all’epoca diciottenne, si occuparono del progetto di demolizione e trasformazione del complesso. Il risultato fu un’interessante sintesi della tradizione costruttiva locale unita alle nuove concezioni provenienti d’oltralpe, che prendeva spunto dall’originario complesso religioso, con annessa cinta muraria e cunicoli sotterranei collegati al preesistente Forte San Paolo. Oggi, con il nome di Forte dell’Annunziata, si compone di un corpo ottocentesco su quattro livelli, un ulteriore livello realizzato con una sopraelevazione in cemento armato degli anni Trenta, dove è ospitato il Civico Museo archeologico, e una configurazione planimetrica rigorosamente simmetrica, estesa su un ampio corpo rettangolare, sviluppata lateralmente su due bastioni lievemente ruotati e avanzata centralmente con un bastione pentagonale verso il mare. A seguito della cessione di Nizza e dei territori affini, con regio decreto del luglio 1883 Forte San Paolo fu smantellato e Forte dell’Annunziata declassato a caserma di fanteria, per poi essere abbandonata e passare, dopo la Seconda guerra mondiale, al Comune di Ventimiglia e, successivamente, alla Regione Liguria, che ne ha concesso il comodato al Comune stesso. Dal 1990 il piano rialzato ospita il Museo civico archeologico "Girolamo Rossi", mentre la fortezza è destinata a diventare ampliamento del museo stesso e centro culturale.
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