Gaeta
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Navigando sulla Rotta dei Cesari appena giunti al porto di Gaeta scorgiamo l’imponente castello che domina il panorama. Il suo lungomare, le acque cristalline e le barche dei pescatori creano un’atmosfera incantevole. La nostra prima tappa è il centro storico, un labirinto di stradine, scalinate e piazzette, dove si incontra la chiesa di San Francesco con la facciata neogotica, la Cattedrale dei Santi Erasmo e Damiano con il campanile romanico-gotico e preziosi affreschi, la chiesa della Santissima Annunziata famosa per la sua Grotta D’oro. Il castello racconta secoli di storia e della vita militare e civile della fortezza. Scendendo dal centro storico raggiungiamo le spiagge famose, come quella di Serapo, con la sua sabbia fine e dorata e le acque limpide e la spiaggia dei 300 gradini. La visita della Montagna Spaccata regala una vista mozzafiato sulle scogliere sottostanti. È una fenditura naturale nella roccia, che secondo la leggenda si sarebbe aperta alla morte di Gesù, attraverso una scalinata si raggiunge la Grotta del Turco. È d’obbligo assaggiare le specialità del luogo che riflettono tradizioni marinare e contadine, come la famosa “Tiella di Gaeta” una sorta di focaccia ripiena di polpo, verdure o altre prelibatezze.
Da Formia ad Itri, la terra di Fra’ Diavolo

Dopo un buon caffè ci rimettiamo in auto per raggiungere Formia, famosa già in età romana, grazie alla sua posizione sulla Via Appia, testimonianze del glorioso passato sono ancora visibili nel Mausoleo di Cicerone. Proseguiamo verso l’Antico Porto Romano per visitare il Cisternone Romano, opera di grande ingegneria romana. Per rilassarsi in spiaggia c’è l’imbarazzo della scelta tra la Spiaggia di Vindicio, in posizione centrale e ideale per le famiglie e la più riservata spiaggia di Gianola, situata all’interno del Parco Regionale della Riviera di Ulisse. Proseguiamo la nostra avventura per raggiungere il piccolo borgo di Itri, incastonato tra i monti Ausoni e poco distante dal borgo di Sperlonga. Visitiamo il suo centro storico, fatto di stradine acciottolate, archi in pietra e case antiche e ci fermiamo per un aperitivo accompagnato dalle famose olive P.A.T di Itri, da queste olive proviene uno degli olii evo migliori d’Italia. Proseguiamo visitando la chiesa di Michele Arcangelo, risalente al XII secolo, che custodisce pregevoli affreschi, fino ad arrivare alla chiesa di Santa Maria Maggiore situata nella parte più alta. Uno dei suoi simboli è il castello costruito nel IX secolo, esempio di architettura militare. Per secoli la sua posizione strategica, a metà strada da Roma e Napoli, ne ha fatto un baluardo difensivo. Possiamo riprendere l’auto e dirigerci al Santuario Madonna della Civita che dista circa 10 Km dal centro. Immerso tra la natura incontaminata, è uno dei più antichi luoghi di pellegrinaggio del Lazio. La sua storia risale al IX secolo quando, secondo la leggenda, un’immagine della Madonna fu ritrovata miracolosamente tra i rami di un albero di quercia. L’ultima tappa di questa giornata ricca di emozioni ci accompagna al tramonto, pronti per riprendere l’indomani la seconda parte del nostro itinerario dopo aver trascorso la notte in questa piacevole località.
Dal Borgo di Fossanova al Tempio di Giove di Terracina

Eccoci al secondo giorno del nostro viaggio. Di buon mattino lasciamo Itri e proseguiamo il nostro percorso per raggiungere il Borgo di Fossanova. Questo affascinante borgo medievale, famoso per la sua Abbazia è il primo esempio di architettura gotico-cistercense in Italia, fondata nel XII secolo è uno dei più importanti monasteri medievali del Lazio. Tutti gli ambienti sono ben conservati: chiesa, convento, infermeria, stalla, ospizio per i pellegrini. Furono tutti costruiti con il solo aiuto degli scalpellini locali da un unico monaco proveniente dalla Francia, pensati per la vita semplice, la meditazione, il lavoro. La facciata col suo grande rosone, il fondale bianchissimo con tiburio ottagonale contro il cielo, a sinistra la casa dell’abate rossa, a destra i resti romani. All’interno l’esperienza è mistica tra i giochi di ombre e luci. E poi una fuga di pilastri verso l’abside, la porticina per passare nel chiostro, uno spazio interno-esterno con le colonnine a coppie e capitelli elaboratissimi, la sala capitolare e il refettorio. Sul retro c’è la stanza che ospitò San Tommaso d’Aquino negli ultimi momenti della vita, nel 1274. La perfetta acustica rende la chiesa ideale per i concerti che soprattutto in estate vanno in scena tra le volte gotiche di Fossanova, monumento nazionale dal 1874. Seduti nel bar del borgo al tramonto si potranno ammirare le antiche case in pietra e gustare uno dei tanti vini del pontino. L’ultima tappa del nostro itinerario ci porta a conoscere Terracina, una città che vanta una storia millenaria. Era la porta dello Stato Pontificio fino al 1870 e il centro storico della città alta è ricco di testimonianze romane come il Foro Emiliano, l’Anfiteatro romano e la Chiesa di San Cesareo, costruita sui resti di un antico tempio romano. Passeggiando per le vie del centro si respira l’atmosfera di un tempo e si aprono agli occhi del turista degli affacci sul mare unici. Dal Tempio di Giove Anxur, posto a precipizio sul mare sulla collina verde di Monte Sant’Angelo, la vista abbraccia tutto il golfo fino a scorgere il promontorio del Circeo, le isole pontine, l’isola di Ischia. Terracina è stata riconosciuta Bandiera Blu anche nel 2024, inoltre ha ottenuto una delle 10 Bandiere Verdi nel Lazio, i vessilli riconosciuti alle spiagge più accoglienti per i piccoli bagnanti. Ogni anno, la prima domenica dopo il 16 luglio religione e folclore danno vita ad una spettacolare e scenografica festa, la solennità della Madonna del Carmine o del Carmelo, venerata dai pescatori di Terracina, per l’occasione una lunga processione dal porto prende la via del mare sull’ultima di una lunga fila di barche. Terminato il nostro giro rientriamo a Gaeta.