Salta il menu

Ca' la Ghironda Modern Art Museum

Panoramica

La Fondazione di Ca’ La Ghironda è un centro culturale, risultato di un intervento che, durato parecchi anni, ha interessato la ristrutturazione edilizia e ambientale di una tenuta a Ponte Ronca di Zola Predosa. L’istituzione è convenzionata con l’Amministrazione Comunale locale per effettuare visite guidate e altre manifestazioni culturali ed artistiche. Il parco, che si estende per 10 ettari, è stato arricchito da quindicimila piante di specie autoctone o naturalizzate e alcune esotiche, e da circa centodieci sculture di centodieci artisti italiani e stranieri, tra cui Cesar, Messina, Manzù, Ceroli, Cascella, Mastronunzio, Ghermandi, Yasuda, Mastroianni, Benetton Minguzzi, Monari, Stahler e Zorio.
Ca’ la Ghironda è stata voluta dal collezionista ed artista Francesco Martani, il quale ha cercato primariamente di congiungere l’equilibrio naturale del podere con l’equilibrio artistico della scultura all’aperto disposta sulle pendici del parco di Ponte Ronca, inoltre con l’esposizione della sua collezione di opere del Novecento e dell’attualità nel palazzo adiacente alla casa padronale, progettato da Renzo Piano.

Vivace centro culturale, riconosciuto da enti pubblici che collaborano e sostengono le sue iniziative, la Fondazione Ca’ la Ghironda, nel corso del tempo, ha ampliato la struttura espositiva adattandola alle esigenze del collezionismo in espansione del suo fondatore, che ha raccolto opere di artisti moderni, dal XVI al XIX secolo, e creando uno spazio dedicato a ospitare e promuovere mostre temporanee di artisti che non hanno necessariamente già raggiunto una ù chiara fama.
Le sculture sono di artisti attivi nella seconda metà del Novecento, sia italiani che internazionali, con una significativa presenza di scultori dell’Emilia Romagna. La selezione comèprende le forme espressive dalla scultura negli ultimi decenni: figurazione, astrazione e concettualità sono documentate con opere che esprimono le diverse sfumature stilistiche degli autori nell’ambito del linguaggio visivo. La plastica italiana è rappresentata da lavori di Virgilio Guidi, Giuliano Vangi, Luigi Mainolfi, Fausto Melotti, Giuseppe Uncini, Giacomo Manzù, Aldo Mondino, Pietro Cascella, Leonardo Santoli, Pietro Consagra, Toni Benetton, Mario Ceroli, Nunzio, Giò Pomodoro, Giuseppe Maraniello e Augusto Perez, Gilberto Zorio; le istanze internazionali sono di Arman, Nag Arnoldi, Cesar, Igor Mitoraj, Daniel Couvreur, Jacques Basler, Josè Carlos Balanza, Pavel Bukur, Anna Chormy, Tadeus Koper, Charlotte Morman. Una particolare attenzione è stata riservata all’evoluzione dei linguaggi poetici di matrice emiliano-romagnola, dove figurano Mario Nanni, Sergio Zanni, Luciano Minguzzi, Carlo Zauli, Quinto Ghermandi, Ettore Colla, Angelo Biancini, Adriano Avanzolini, Luca Caccioni e Francesco Martani.

Dal 1959 ad oggi, sono state acquisite da Francesco Martani centinaia di opere di pittura e scultura tra cui figurano lavori di Francis Bacon, Giacomo Manzù, Max Bill, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Ettore Colla, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Giuliano Vangi, Fernandez Arman, Virgilio Guidi, Giuseppe Uncini, Lucio Fontana, Willem de Köoning, Graham Sutherland, Giulio Turcato, Renato Guttuso, Toti Scialoja, Paul Jenkins, Mario Schifano, Piero Manai, Fausto Melotti, Giuseppe Maraniello, Arnaldo Pomodoro, Umberto Mastroianni, Giorgio Morandi, René Magritte, Pablo Picasso, Joan Mirò e Marc Chagall. Nel 2005, la Fondazione ha incrementato il numero di opere per arricchire ulteriormente la sezione del Novecento. All’attività di artista e collezionista Martani aggiunge quella di organizzatore e fondatore di Arte città, manifestazione che ospita annualmente autori di ogni disciplina e nazionalità, a cui ha collaborato alla sua nascita anche Giorgio Celli (scomparso nel 2011) e Giuseppe Cordoni.

Per quanto concerne la sezione di pittura della XII edizione, i lavori sono stati allestiti, come di consueto, presso l’ex Chiesa di Sant’Apollinare di San Giovanni in Persiceto , mentre le opere scultoree di Anna Chromy, Cinzia Rossi Ghion, Harry Marinsky, Limor (Lido Moriconi), Luigi Mormorelli, Park Dae Ghiu, Meliton Rivera Espinoza e Silvia Vendramel sono state collocate nella Piazza del Popolo dello stesso Comune, sotto il titolo Dal gioco delle forme alle forme del gioco, mentre le altre di Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi, Franco Pegonzi, Adriano Bimbi, Lea Monetti, Rinaldo Bigi e Veronica Fonzo nell’atrio dell’ex Ospedale SS. Salvatore di via Roma. L’attività espositiva è stata intensa e diversificata: per quanto riguarda la rassegna curata da Giorgio Celli "Arte e Natura" sono state allestite la collettiva fotografica di Bentivoglio, Bugani, Marchetti, in seguito Gianni Valbonesi, Marco Tomesani, Tatsunori Kano, Agnese Baruzzi, la tripla personale di Eco M. Boscheri - L. Leonelli e G. Sevini e; ancora le monografiche di Buell, Angelo Dionigi, Fornaciari Dante, Mirta De Simoni Lasta, Octavia Monaco, Roberta Serenari, Danilo Mainardi, Guido Sammarch, Carla Scotti e Marco Mensa, Alessandro la Motta, Nevio Bedeschi, Enso Sofia Rocchetti, Agnese Baruzzi, Claudio Bonfiglioli, Nicola Samorì; la personale di Lamberto Caravita (2007), quella dedicata a Francesco Martani, quella di scatti fotografici di Lodovico Pignatti Morano, l’omaggio di Claudia Cuzzeri a Ulisse Aldrovandi, tutte e tre del 2008, le personali di Sergio Battaroli, Monica Musiani e Rolando Gandolfi nel 2009, quelle di Donatella Stamer, Beatrice Donin, Nicola Filazzola e Enzo Tardia nel 2010 e quella di Giulio Mottinelli nel 2011. Tra le mostre collettive sono state allestite Neo Avanguardie: dagli anni ’50 agli anni ’70 a Ca’ la Ghironda, Cuori Selvaggi , Il Mugello dipinto, Scultura a Zola Predosa Nostra madre terra, Il corpo nella Pittura del Novecento a Ca’ la Ghironda, Pratiche creative nella seconda metà del XX secolo a Ca’ la Ghironda, Arte Internazionale: dagli anni ’80 alle ultime generazioni a Ca’ la Ghironda, Bios, Oltre le colonne d’Ercole- La pittura di paesaggio da Peruzzini a Klein, Pratiche creative nella seconda metà del XX secolo e la rassegna "Arte in Romagna: un’esplorazione" (2011).

Il palinsesto 2008 è stato caratterizzato da esposizioni dei lavori pittorici di Stefano Grasselli, Franco Savignano oltre alla mostra permanente "Il Contemporaneo del Contemporaneo" con le acquisizioni dal 2000 ad oggi, seguita dalla mostra "C-Voltaire quindici anni", curata da Francesco Martani e Franco Savignano con opere di Karin Andersen, Totò Cariello, SquP, Yannis Kopsinis, Stefano Marchesini, Michele Mariano, Luigi Mastrangelo e Gianni Pedullà. Sempre nel 2008 si sono svolte le mostre: "Reload. Fotografie d’affezione 1972-2008" e "Provocazioni fra le nuovole. Arte e fumetto: nuovi dialoghi italiani". Il 2009 è stato l’anno di "Artistic Tribute to Woodstock" evento, in collaborazione con il Biografilm Festival, in cui gli artisti, appartenenti a diverse generazioni hanno guardato direttamente alla cultura che animò lo spirito poetico e artistico di questa grande manifestazione rock, e all’influenza che ebbe sul modo di vivere della società degli anni Settanta. Nel 2010 hanno avuto luogo la doppia personale di Liliana Cano e Filippo di Mario e quella di Ernesto Portas; nel 2011 invece Cà la Ghironda ha ospitato "Favole russe", "Jacques Brianti", "Neoespressionismo più contemporaneo", la personale di Laura Saccomanno e "Misurare il mare" di Antonio Noia.

Orari

Lunedì - Sabato
Chiuso
Domenica
10:00 am-12:00 pm
03:00 pm-06:00 pm
Ca' la Ghironda Modern Art Museum
Via L. Da Vinci, 19, 40069 Zola Predosa BO, Italia
Chiama +39051757419 Sito Web

Ti potrebbe interessare

Città d'arte
Piazza Maggiore e Basilica di San Petronio - Bologna, Emilia-Romagna

Bologna: giovane, colta e generosa

Divertimento
motor valley

Adrenalina pura tra storia e passione nella Motor Valley

Musei e monumenti
Silhouette di spalle di un uomo con delle cuffie che gioca con un videogame davanti a un grande schermo in una stanza scura

Bologna: Videogame Art Museum, un museo per “smanettoni”

Città d'arte
Cosa vedere a Bologna in due giorni

Cosa vedere a Bologna in due giorni

UNESCO
I Portici di Bologna, a passeggio nella storia

I Portici di Bologna, a passeggio nella storia

Arte e cultura
Bologna delle Acque

Bologna delle Acque

Città d'arte
Parma, città del teatro, della musica e del cibo d’eccellenza

Parma, città del teatro, della musica e del cibo d’eccellenza

Città d'arte
Rimini tra l’antica Roma e lo splendore del Rinascimento

Rimini tra l’antica Roma e lo splendore del Rinascimento

Musei e monumenti
Una sala del Museo Ferrari - Maranello, Emilia Romagna. Photo by: ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo, licenza CC BY-NC-SA <https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/deed.it>

Musei Ferrari: da Modena a Maranello, in viaggio con le “rosse”

Enogastronomia
Emilia, tutta la bontà del Prosciutto di Parma

Emilia, tutta la bontà del Prosciutto di Parma

Città d'arte
Ferrara

In viaggio a Ferrara, ore preziose a passeggio nella storia

Spiritualità
Emilia Romagna, la via Francigena si fa cultura

Emilia Romagna, la via Francigena si fa cultura

Città d'arte
Modena: città d'arte, terra di motori e del gusto

Modena: città d'arte, terra di motori e del gusto

Borghi
Castell'Arquato, veduta dall'alto della fortezza

3 villaggi pittoreschi nell'Emilia settentrionale

Enogastronomia
Parma

Musei del cibo di Parma

Relax e benessere
Fughe di coppia nella Wellness Valley dell’Emilia Romagna

Fughe di coppia nella Wellness Valley dell’Emilia Romagna

Natura
Cimone

6 tappe tra i segreti della natura bolognese

Sport
Neve, sport e divertimento in Emilia Romagna: cosa fare, dove sciare

Neve, sport e divertimento in Emilia Romagna: cosa fare, dove sciare

Arte e cultura
gite fuori porta a bologna

5 gite fuori porta a Bologna imperdibili in Erasmus

Enogastronomia
Photo by: Marco Fortini

Il Quadrilatero del gusto di Bologna

Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.