Il Museo civico archeologico ”Luigi Fantini”, trasferitosi nella sua sede attuale nel luglio 2000, custodisce materiali provenienti dall’area archeologica di Monte Bibele, situata tra le valli dell’Idice e dello Zena, al nord di San Benedetto del Querceto e Quinzano. Tale collezione costituisce una delle più complete e importanti raccolte di materiali celtici sia a livello regionale che nazionale. La sua istituzione risale all’apertura di una mostra permanente di materiali archeologici nel 1983, successiva alla scoperta, avvenuta nei primi anni Sessanta del Novecento, di un insediamento sorto nell’Appennino fra la metà del IV e gli inizi del II secolo a.C. Un programma di indagini archeologiche, sviluppatosi durante un trentennio e promosso dal Comune, con la direzione del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, in collaborazione con alcune prestigiose istituzioni europee, ha individuato i resti di un grande villaggio impostato su terrazzamenti artificiali in località Pianella di Monte Savino, composto da circa cinquanta abitazioni a vano unico, con muri perimetrali realizzati in blocchi e lastre di arenaria, alcune ancora parzialmente visibili in alzato.
L’insediamento sul versante meridionale del colle risulta essere stato distrutto tra la fine del III secolo a.C. e l’inizio del II secolo a.C., probabilmente a causa di eventi bellici e dell’arrivo di truppe romane nel bolognese.
Il Monte Bibele è un sito un tempo popolato dagli Etruschi, così come dai Celti che vi immigrarono in seguito. La necropoli sulla vetta adiacente al paese (Monte Tamburino) ha messo in luce oltre centosessanta sepolture, ed è presente anche un’area aperta sul monte con funzioni religiose. Sono presenti anche depositi votivi etruschi che risalgono al V secolo a.C. e circa duecento statuette in bronzo di figura umana e una grande quantità di ceramiche, molte delle quali in miniatura.
Il Museo civico archeologico ”Luigi Fantini” approfondisce storia e archeologia della regione, e presenta una ricostruzione a grandezza naturale di una tipica abitazione medievale italiana. Il museo offre uno sguardo dettagliato sulle fasi dello sviluppo umano in questa parte d’Italia, dalla preistoria al periodo romano. Tra i punti salienti i reperti del comune di Pianella di Monte Savino, che raccontano la vita quotidiana nella zona e le relazioni economiche tra le persone nel passato. Il museo possiede anche una collezione di reperti provenienti dalla necropoli del Monte Tamburino, che comprende una varietà di oggetti di pregio dell’età del ferro e di epoca romana. Nelle ultime vetrine sono stati esposti alcuni materiali provenienti da recenti indagini archeologiche a Monterenzio Vecchio, altra necropoli a Monte Bibele.