L’Archivio di Stato di Forlì-Cesena è composto da una sede centrale situata a Forlì e da una sezione distaccata a Cesena. La sede di Forlì, collocata dal 1987 nel centro storico della città, è ospitata in un edificio di architettura paleoindustriale, che presenta gradevoli caratteristiche sia esterne che interne. Tale stabile è stato a lungo la proprietà dei Fratelli Battistini, un’importante fabbrica di calzature che ha esportato i suoi modelli in Italia e in altri mercati esteri nel corso del XX secolo. All’interno dell’immobile sono presenti le Sale di studio e di lettura, destinate alla consultazione dei materiali archivistici, ed una biblioteca di supporto. Inoltre, al piano terra e al primo piano sono situati gli uffici della struttura e depositi dove è custodito il ricco patrimonio documentario dell’Archivio di Stato, composto da oltre 100.000 unità archivistiche, suddivise su circa 10.000 metri lineari. La sede forlivese è accessibile anche ai portatori di handicap.L’Archivio di Stato di Forlì-Cesena, precedentemente conosciuto come Archivio di Stato di Forlì, ha ereditato dalla Biblioteca comunale una parte della documentazione più antica, la quale è stata successivamente integrata da archivi di deposito di uffici e istituti che interessano la circoscrizione in questione. Inoltre, l’Archivio conserva documenti riguardanti le province limitrofe, dette Romagna Toscana, appartenenti al Granducato di Toscana fino al 1859 e alla provincia di Firenze fino al 1923, nonché archivi privati e di carattere ecclesiastico. I fondi archivistici presenti in Istituto illustrano le vicende e le istituzioni della realtà cittadina a partire dal periodo sotto la signoria di Caterina Sforza, tra il 1488 e il 1499, e comprendono anche la dominazione di Cesare Borgia e il ritorno della signoria degli Ordelaffi. Dal 1504 Forlì entra a far parte dello Stato Pontificio, per poi diventare capoluogo del Dipartimento del Rubicone dal 1798 al 1813, per riaccogliere successivamente lo Stato pontificio, diventare sede di Legazione apostolica dal 1816, confluire nella Legazione delle Romagne e infine inserirsi nel Regno d’Italia.