Panoramica

Durante l’Esposizione Generale Italiana di Torino del 1884 e la Mostra di Bologna del 1888, intitolata "Il tempo del Risorgimento", furono raccolti materiali che costituiscono il nucleo fondativo del Museo Civico di Belriguardo. Questi oggetti, inizialmente erano conservati presso la Pinacoteca Civica, poi vennero trasferiti all’Ateneo Ferrarese di Palazzo dei Diamanti. Qui nel 1903, in occasione dei festeggiamenti per il 50° anniversario della tragica morte dei patrioti di Ferrara Domenico Malagutti, Giacomo Succi e Luigi Parmeggiani, da parte degli Austriaci (durante la restaurazione austro-papalina del 1853), si inaugurò il Museo.

Purtroppo, una parte importante del patrimonio originario si perse, questo a causa dei danni subiti dall’edificio durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1958 fu inaugurato un nuovo Museo, che comprendeva una sezione dedicata al Risorgimento, a cui si aggiunse un anno dopo una sezione dedicata alla Resistenza.

Il percorso museale prevede tre sale dedicate alla Storia risorgimentale ferrarese, con esposte stampe politiche e satiriche, fotografie, cimeli, armi, bandiere, divise, medaglie e documenti risalenti dal 1796, quando arrivarono in città i Francesi, fino alla Prima Guerra Mondiale.

Un’altra sezione è invece dedicata al periodo compreso tra il 1919 ed il 1945, in particolar modo all’attività antifascista e alla guerra di liberazione a Ferrara e provincia, con carteggi, cimeli e un archivio storico-didattico con fotografie, manifesti, stampe locali e nazionali.

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