Questo teatro, si trova in una posizione centrale del paese e si distingue per la sua solidità ed eleganza esterna. L’edificio, risalente agli anni Venti, è stato recentemente restaurato e presenta una struttura solida con un corpo centrale alto e una fascia di coronamento, mentre le due appendici laterali sono più basse e includono una grande terrazza.
L’edificio originariamente progettato per essere una "casa del Fascio" con una sala riunioni e una galleria, è stato successivamente ampliato per soddisfare le esigenze della comunità, che aveva bisogno di un luogo adatto per riunioni, conferenze e spettacoli. Il progetto è stato autorizzato dall’ingegnere Carlo Tornelli di Bologna, e risale al periodo tra il 1921 e il 1926. Il teatro è stato ceduto al Comune, che si è impegnato a completare i lavori e ad aprire l’edificio al pubblico a un costo di £460.000, di cui £400.000 per la struttura e £60.000 destinati agli arredi.
All’interno dell’edificio è stato installato un teatro a pianta dalla forma rettangolare, in cui era possibile trovare un vestibolo d’ingresso. Al piano più basso dell’edificio, vi era un immenso palcoscenico, una platea e un’orchestra con un incavo a golfo mistico. Al piano superiore c’era una galleria centrale a forma di anfiteatro, due corpi posti sui lati (a balconata per i palchi), oltre a delle stanze usate come camerini e uffici amministrativi. Il teatro, che poteva anche essere utilizzato come cinema, è stato gestito da un privato a partire dal 1930, purché lo usasse in modo limitato per quattro sere e non oltre, a settimana. Mentre, il resto della settimana era a disposizione del Comune. Negli anni successivi sono state effettuate alcune opere di risistemazione, ma nel 1963 è stato necessario un restauro più radicale, affidato all’architetto Adriano Marabini dell’Ufficio Tecnico Comunale.
La sala del teatro ha riaperto nel 1989 e dal 2005 è gestita da ERT Emilia-Romagna Teatro Fondazione. L’ultimo restauro è stato iniziato durante l’anno 1987-88, rendendo l’aspetto del teatro più funzionale e moderno, senza conservare tracce della sua disposizione originale. Dal 1998-99, il foyer del teatro è protagonista di molteplici iniziative espositive, al fine di promuovere l’arte contemporanea, variegate proposte culturali, e nuove opportunità per far conoscere le espressioni dialettali e il linguaggio di un pubblico artistico e diversificato.
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