Campogalliano, una terra di produzione all’avanguardia, nel 1989 ha introdotto un museo unico nel suo genere in Italia: il Museo della Bilancia. Qui vengono esposti oltre duecento strumenti, mentre gli altri 650 circa attrezzi e tutta la collezione di volumi e documenti archivistici sono visitabili su richiesta nel deposito ben organizzato. Una volta entrati nella struttura, recuperata dalla ex distilleria della cantina sociale, si incontra un lungo corridoio a cui segue una "parete iconica", che con l’aiuto di suggestioni visive ci introduce ai concetti di bilancia e peso. Il Labirinto dei Fenomeni offre la possibilità di pesare se stessi sulla Terra, sulla Luna e su Giove, oltre che di interagire con computer per conoscere la bilancia a bracci uguali, il dinamometro e la bilancia inerziale. La "Galleria dei Mestieri e delle Professioni" espone bilance utilizzate dai macellai e circa venti bilance di diversa tipologia, dalle stadere in ferro dell’Ottocento a quelle dal piatto in marmo con opaline e granito, dalle bilance con testa a orologio degli anni Cinquanta alle pesa-prezzo a scala elettro-ottica degli anni ’70, dal bastone da passeggio con ippometro per misurare l’altezza al garrese dei cavalli alle bilance del soppresso macello comunale di Campogalliano, a cui vanno aggiunte la pesa-aerea del mattatotio a un modellino di pesabovini con ringhiera.
L’oggetto simbolo della sezione è una raffinata stadera pesacarne, realizzata nel 1907 a Torino e impreziosita da fregi in ottone a testa di bue, che viene utilizzata come immagine di sfondo anche nei pannelli informativi, rinnovati nella veste grafica e ricchi di immagini che spesso si rifanno alle bilance esposte. La parte finale della sezione è animata da un divertente gioco interattivo con il quale il visitatore può scoprire segreti e meraviglie di un prodotto da macelleria rivisitato di recente e noto nel territorio di Campogalliano: la salsiccia gialla.
Al primo piano del Museo, nel "Canale della storia" gli strumenti sono in ordine crologico, iniziando dalla stadera romana in bronzo fino ad arrivare alle contemporanee celle di carico per le bilance elettroniche; lungo tutto il percorso si vedono esposte alcuni esempi curiosi, fra cui un calibro per la misura della suola delle scarpe, un metro campione costruito a Modena nell’officina metrica del ducato estense nel 1856-57, una magnifica bilancia da laboratorio, una bilancia a forma di penna, una preziosa pesalettere intarsiata, una bilancia a pendolo pesauova americana ed una con il piatto richiudibile, pensata per pesare il pesce vivo durante le gare di pesca. All’inizio del Canale è posta una meravigliosa stadera, utilizzata per pesare il ghiaccio nel 1876 in una fabbrica sull’isola della Giudecca a Venezia. La sezione successiva, invece, è "Campogalliano. Città della bilancia", in cui è stato ricreato un esterno con acciottolato che rievoca una piazza: in questo modo il Museo si proietta all’esterno e mostra il suo legame con il territorio di Campogalliano, nel quale sono ancora visibili i segni - messi in evidenza con un grande plastico - di una vocazione artigianale ed industriale che ha trovato nella bilancia il proprio genius loci.
Bisogna aggiungere che gli strumenti presenti in questa sala sono stati costruiti a Campogalliano. Infine, l’ultima sezione in cui è articolato il Museo, la "Galleria delle bascule e delle grandi stadere", è occupata a strumenti di grosse dimensioni: grandi stadere pesafantino o per pesare le “forme” di parmigiano-reggiano o le botti, bascule in legno di diverse tipologie e bascule pesapersone e pesaneonati. Fuori, nel giardino adiacente al museo, è possibile trovare una pesa ponte funzionante 24 ore su 24 che consente ai passanti, anche in gruppo, di pesarsi e di ammirare le leve della bilance tutte colorate nella loro diversità che formano un vero e proprio "Arcobaleno di leve".