Salta il menu

Teatro "Gonzaga-Ilva Ligabue"

Panoramica

L’ingegner Aldo Govoni disegnò questo teatro nel 1919 e ne avviò la costruzione nel 1921. Nel 1924 fu inaugurato. Parliamo di un edificio autonomo, ubicato in una piazza maggiore del paese, strutturato secondo un modello classico di sobrietà, semplicità e linearità. La facciata è caratterizzata da un nucleo centrale, lievemente prominente, ornato da un timpano con decori a bassorilievo di gusto liberty e due corpi simmetrici posti ai lati, con una fascia di coronamento in alto. Al piano terra sono poste le tre porte d’ingresso con arco a tutto sesto (quella centrale è accompagnata da due finestre e sovrastata da un balconcino in muratura), mentre al primo piano sono presenti cinque finestre timpanate. I lati sono ordinati e netti e replicano lo stile della facciata che continua per un breve tratto, con una serie di lesene, finestre e uscite di sicurezza.
La sala del teatro vanta una pianta rettangolare con una balconata unica che giunge fino all’arcoscenico, sostenuta da dodici colonnine in muratura con capitelli che recano una morigerata decorazione, replicata poi dalle lesene sulle pareti perimetrali all’altezza delle colonne. Anche la parte frontale della balconata è arricchita da decori semplici. Figure femminili di gusto liberty, ad altorilievo in gesso, si avvicendano a lunette dall’aspetto lineare, creando un collegamento ornamentale tra le pareti e il soffitto della sala. Quest’ultimo è piatto e decorato da cassettoni in stucco.
La sala teatrale, inizialmente, era illuminata centralmente da cinque globi, uno più grande al centro e quattro più piccoli posti agli angoli, e da altri di dimensioni ridotte inclusi tra le luci delle colonne. Con il più recente restauro, questa forma di illuminazione è stata stata sostituita (a soffitto) da elementi al neon siti all’interno di una struttura modulare metallica con una forma moderna, mentre dalle pareti hanno fatto capolino delle eleganti appliqués.
Verso la fine degli anni Quaranta il teatro divenne un cinematografo che rischiò di essere completamente trasformato, ma la fortuna volle che la sala mantenesse la struttura delle origini. Il palcoscenico originale con graticcio, invece, fu purtroppo distrutto per guadagnare spazio in platea a causa dell’arretramento del boccascena.
Agli inizi degli anni Ottanta furono avviati dei lavori di ristrutturazione e adeguamento diretti dall’architetto Cigarini. Sotto la sua guida furono consolidate le fondazioni, allora vittime di cedimenti, e le parti murarie danneggiate. Il tetto è stato ripristinato con le travature originali. È stato ricreato il palcoscenico con l’arcoscenico mentre, nella parte posteriore del teatro, è stato costruito dal nulla un elemento in cemento armato a forma absidale. Qui furono inseriti i camerini, i servizi per gli artisti e l’accesso dei materiali di scena. Altri camerini sono stati posizionati nel sottopalco per essere sfruttati in caso di compagnie numerose. Con l’occasione, sono state avviate anche tutte le necessarie opere di adeguamento dell’impiantistica richieste dalla normativa del tempo. Per fortuna il teatro era già dotato in origine di sufficienti uscite di sicurezza, così non fu necessario crearne nuove. Nell’atrio spiccano ancora le originali scale di accesso alla balconata, mentre un piccolo guardaroba e una biglietteria sono stati realizzati con elementi prefabbricati. Fu aggiunta anche una moderna controsoffittatura che ha nascosto alcune decorazioni pittoriche del soffitto, evidentemente bollate come di scarso interesse.
Il pavimento della sala e della balconata, originariamente in legno, è diventato di cemento ricoperto dal linoleum. Il fusto delle colonnine è stato dipinto in rosa, le pareti in grigio, i capitelli, la trabeazione e i soffitti hanno assunto una colorazione grigia chiara. Le tappezzerie degli arredi, i tendaggi alle finestre e il sipario in velluto sono di un fiammante rosso.
Dietro la galleria si trovano i vani creati per ospitare per la cabina di regia e di proiezione destinata all’attività cinematografica, allora in continuo alternarsi con gli spettacoli teatrali (tra i quali il teatro dialettale, spettacoli di prosa, concerti e il teatro per ragazzi).
Salvo che per la concertistica, gestita dall’Ufficio Cultura del Comune, la programmazione teatrale e cinematografica è in mano a una cooperativa culturale tramite una convenzione. Negli anni passati questo teatro vantava anche una stagione di operette, tanto che nel 1988 vi debuttò la Compagnia Abbati.

Orari

Lunedì - Sabato
10:00 am-12:30 pm
02:00 pm-06:00 pm
Domenica
Chiuso
Teatro "Gonzaga-Ilva Ligabue"
P.za Garibaldi, 2, 42011 Bagnolo in Piano RE, Italia
Chiama +393663206544

Ti potrebbe interessare

Enogastronomia
Cappellacci

Emilia Romagna, esperienze da vivere nella terra dei sapori

Enogastronomia
Photo by: Marco Fortini

Emilia Romagna: viaggio alla scoperta del tortello

Sport
Cerreto Laghi, sciare tra natura e romantici corsi d’acqua

Cerreto Laghi, sciare tra natura e romantici corsi d’acqua

Enogastronomia
Emilia, tutta la bontà del Prosciutto di Parma

Emilia, tutta la bontà del Prosciutto di Parma

Sport
Neve, sport e divertimento in Emilia Romagna: cosa fare, dove sciare

Neve, sport e divertimento in Emilia Romagna: cosa fare, dove sciare

Arte e cultura
Presepe della Marineria, Cesenatico - Emilia-Romagna

Emilia-Romagna, dove ospitalità, divertimento e buona cucina vi sedurranno

Enogastronomia
Emilia-Romagna, dove la gastronomia è un impero dei sensi

Emilia-Romagna, dove la gastronomia è un impero dei sensi

Enogastronomia
Parmigiano

Parmigiano Reggiano: l’eccellenza

Relax e benessere
Fughe di coppia nella Wellness Valley dell’Emilia Romagna

Fughe di coppia nella Wellness Valley dell’Emilia Romagna

Cicloturismo
Ravenna

Emilia Romagna, pedalando tra arte e cultura

Natura
Cimone

6 tappe tra i segreti della natura bolognese

Relax e benessere
Emilia Romagna, il patrimonio delle terme storiche

Emilia Romagna, il patrimonio delle terme storiche

Divertimento
motor valley

Adrenalina pura tra storia e passione nella Motor Valley

Città d'arte
Modena: città d'arte, terra di motori e del gusto

Modena: città d'arte, terra di motori e del gusto

Enogastronomia
Botti Aceto Balsamico

Aceto balsamico di Modena

Musei e monumenti
Una sala del Museo Ferrari - Maranello, Emilia Romagna. Photo by: ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo, licenza CC BY-NC-SA <https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/deed.it>

Musei Ferrari: da Modena a Maranello, in viaggio con le “rosse”

Relax e benessere
In Emilia Romagna il benessere termale ha i sapori del territorio

In Emilia Romagna il benessere termale ha i sapori del territorio

Relax e benessere
Castrocaro Terme, antica oasi di benessere e natura, tra Medioevo e Rinascimento

Castrocaro Terme, antica oasi di benessere e natura, tra Medioevo e Rinascimento

Enogastronomia
La piadina, regina della Romagna

La piadina, regina della Romagna

Enogastronomia
Parma

Musei del cibo di Parma

Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.