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Museo Diocesano di Ischia
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Panoramica
Il Vescovo Antonio Pagano istituì il Museo il 5 Marzo 1997, suddiviso in due sezioni: una a Ischia, presso il Palazzo del Seminario, ed una a Lacco Ameno, all’interno del complesso della Basilica Pontificia di S. Restituta. La sezione presso il Palazzo del Seminario è dedicata all’arte sacra ed è articolata in cinque sezioni (marmi, sculture, dipinti, argenti e manufatti vari); gli oggetti esposti provengono dalle chiese della diocesi, in particolare dalla Cattedrale attuale, che raccoglieva gli arredi della Cattedrale sul Castello Aragonese, bombardata nel 1809. Tra gli oggetti esposti vi è un coperchio di sarcofago paleocristiano con cinque scene evangeliche datato tra il IV e il V secolo d.C. La sezione archeologica, invece, fa parte del complesso della Basilica di S. Restituta ed è un esempio di valorizzazione di area di scavo archeologico poi musealizzata. Esso illustra le vicende dell’insediamento di Pithecusae dall’età arcaica al medioevo e si estende su un’area di mille metri quadrati, distribuiti tra l’edificio annesso alla Basilica e la zona sottostante. Questa sezione si articola in tre sale e quattro settori di scavo. Nelle prime tre sale sono esposti corredi liturgici, statue lignee di santi, maioliche del Settecento e dell’Ottocento napoletano e ceramiche invetriate a bande (dal VI al XVI secolo). Il settore I è identificato con il quartiere artigianale (keramèikos) dell’antica Pithecusae, dove si trovano fornaci, differenti tra loro per forma, ampiezza e cronologia (dall’VIII secolo a.C. fino all’epoca ellenistica), usate per la produzione di ceramica, di tegole e grossi contenitori, nonché i resti di una necropoli di età romano-imperiale. Nel settore II è presente una tomba ad “ arcosolio” (sepoltura di età tardo-antica con arco a sesto ribassato), un muro in opera reticolata, sepolcri ricavati sul piano di calpestio e una piccola struttura in pietra locale, mentre nel settore III ci sono ceramiche preistoriche, greco-arcaiche di produzione locale, ceramica corinzia originale e d’imitazione locale, di età classica ed ellenistica. Infine, nel settore IV è situata una necropoli che copre un ampio arco cronologico che va dal II-III sec. a.C. (tombe a cappuccina) fino al VI-VIII secolo d.C. (tombe realizzate con copertura di tegole di scarto).
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