In origine costruito come fortezza militare nel 1073, il Castello Ducale di Corigliano Calabro è stato sottoposto, nel corso degli anni, a vari cambiamenti. I principi Sanseverino, i duchi Saluzzo e i baroni Compagna, hanno modificato e ampliato la struttura in modo che non potesse essere assaltata dai nemici e, successivamente, la trasformarono in un lussuoso luogo di residenza.
Nel periodo compreso fra il 1487 e il 1495, fu sede di una guarnigione militare gestita dall’Amministrazione Regia. Come testimonia un’iscrizione sulla facciata principale, la costruzione delle torri agli angoli del quadrilatero, orientate secondo i punti cardinali, è merito proprio di questa guarnigione. Si presume che il progetto sia opera di Antonio Marchesi da Settignano, allievo di Francesco di Giorgio Martini, noto architetto militare del re di Napoli.
Il conte Bernardino Sanseverino, tra il 1515 e il 1516, fu promotore di ulteriori lavori di modifica ai bastioni, le torri, l’abitazione, le opere di difesa, il fossato e le prigioni. Tra il 1650 ed il 1720, invece, i nuovi proprietari, i duchi Saluzzo, costruirono la torre ottagonale presente sulla cima del Mastio, ma anche la costruzione della cappella di Sant’Agostino e la realizzazione delle sovrastrutture di copertura.
Giuseppe Compagna acquistò la residenza nel 1828 e il suo secondogenito, Luigi, commissionò al maestro fiorentino Girolamo Varni di dipingere alcuni affreschi nella volta della cupola di S. Agostino e nella parte alta della torre Mastio. Il Salone degli Specchi venne affidato al maestro Ignazio Perricci da Monopoli.
L’esecuzione del trittico raffigurante la Madonna delle Rose con S. Antonio Abate e S. Agostino sui lati, fu commissionata nel 1872 al celebre artista Domenico Morelli. Nel 1971 Francesco Compagna cedette simbolicamente il Castello alla Mensa Arcivescovile di Rossano. Infine, nel 1979, fu acquistato dal Comune di Corigliano che, tra il 1988 e il 2002, che curò gli ultimi lavori di restauro.
Oggi il Castello Ducale di Corigliano Calabro è un Museo visitabile, in cui è possibile ammirare l’Ammezzato, le prigioni, le cucine in stile ottocentesco in ghisa e la Santabarbara. Per ammirare invece le stanze signorili affrescate e arredate bisogna raggiungere il piano nobile. È possibile visitare anche la sala da pranzo, il Salone degli Specchi, la torre Mastio, la cappella di Sant’Agostino e il trittico della Madonna delle Rose.
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