Panoramica
Una struttura permanente destinata a bimbi (nel range di 0-11 anni), scuole ed associazioni familiari, dal nome Explora, si trova a pochi passi da Piazza del Popolo nell’area dismessa ex deposito Atac nel 1877. La sua riqualificazione ha messo in moto la realizzazione del museo, che è stato costruito eliminando le barriere architettoniche, rispettando l’ambiente e impiegando materiali riciclati e riciclabili. Explora è un museo non-profit e privato, ispiratosi ai modelli dei musei didattici internazionali, dove i più piccoli hanno la possibilità di osservare, toccare, scoprire e sperimentare autonomamente attraverso il gioco e la socialità. In questo luogo si può imparare su scienza, ambiente, alimentazione, ingegneria, robotica, matematica, sviluppo sostenibile ed interazione grazie a nuove metodologie didattiche come "apprendimento tramite l’esperienza" (learning by doing), che dà ai bambini la possibilità di imparare facendo, unendo divertimento ed esperimentazione. Inoltre, Explora promuove l’innovazione con laboratori su tinkering e coding destinati ai bambini di 3-11 anni. Gli allestimenti permanenti come il supermercato, il camion dei pompieri, l’orto, la fontana e l’area Piccoli Exploratori, appositamente creata per i bambini di 0-36 mesi, sono situati al piano terra. Al primo piano si trova la sezione dedicata alla mostre-gioco temporanee. Nelle aree esterne, una grande area verde con giochi per bambini, una caffetteria e la biglietteria. Inoltre, l’esterno della hall del museo ospita la mostra I bambini del mare/Children of the sea, con le tele dell’artista Sibomana che ritraggono i volti di 10 bambini in un centro di accoglienza della periferia di Roma. Queste opere, realizzate in un progetto europeo co-finanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea, risaltano la tecnica di Sibomana, un’unione tra fotografia in bianco e nero e pittura a colori vivaci, con un messaggio chiaro: educare all’integrazione tra i popoli, ricordando che tutti i bambini hanno il diritto di essere felici.
