Panoramica

Nel luogo detto Colle del Pino, sulla cima del Gianicolo, sorge il Mausoleo Ossario Garibaldino, la cui costruzione fu iniziata nel 1939. L’edificio doveva essere una degna dimora per i caduti nelle battaglie combattute per Roma Capitale tra il 1849 e il 1870. Tra questi, vi è Goffredo Mameli, autore dell’Inno d’Italia, che fu ferito a morte proprio sul Gianicolo nel 1849 all’età di soli 22 anni.
La struttura, progettata dall’architetto Giovanni Jacobucci (1895-1970), è stata inaugurata il 3 novembre del 1941, dopo due anni di lavoro. L’esigenza di commemorare degnamente i morti fu posta con forza all’indomani della presa di Porta Pia. Giuseppe Garibaldi e suo figlio Menotti furono tra i principali promotori della legge che decretò il Gianicolo come luogo in cui raccogliere le salme.
L’edificio è costituito da un quadriportico in travertino al cui centro si trova un’ara ricavata da un blocco di granito rosso di Baveno. Il nucleo centrale del monumento è arricchito da figurazioni allegoriche di tema antico, tra cui la lupa, l’aquila imperiale, scudi e gladi. Quattro piedistalli in travertino sorreggono bracieri bronzei che ancora oggi vengono accesi nel corso delle ricorrenze ufficiali. Sui piedistalli sono ricordate le battaglie più significative per la liberazione di Roma.
Al di sotto del quadriportico si trova il Sacrario, chiuso da un portale bronzeo. Il suggestivo ambiente è diviso in due zone: un vestibolo con piccole absidi laterali e un vano quadrato. Al centro di quest’ultimo vi è un grande pilastro circolare ornato con palme e croci votive in alabastro. Il soffitto a volta ribassata è ricoperto di tessere in oro, mentre marmi policromi rivestono il pavimento e le pareti. Su queste ultime sono disposti 36 loculi contenenti i resti di circa 200 eroi, la maggior parte dei quali anonimi. Nella parete di fondo è posto il sarcofago in porfido con le spoglie di Goffredo Mameli.