La Villa dei Quintili, che si trova al quinto miglio della Via Appia Antica, è il più grande complesso abitativo della Roma suburbana, e appartiene al Parco Archeologico dell’Appia Antica. Grazie al ritrovamento di una conduttura di piombo in cui è riportato il nome dei proprietari, sappiamo chela proprietà apparteneva ai fratelli Sesto Quintilio Condiano e Sesto Quintilio Valerio Massimo, membri di una famiglia senatoriale e consoli nel 151 d.C. I Quintili furono uccisi su ordine dell’imperatore Commodo tra il 182 e il 183 d.C. a causa di una congiura ai suoi danni di cui erano stati autori. La proprietà fu così confiscata e divenne di demanio imperiale. A partire da quel momento Commodo e altri imperatori successivi vi risiedettero. A testimoniare la presenza degli imperatori sono la fastosità dell’architettura, la ricchezza delle sculture ornamentali e la raffinatezza dei rivestimenti murali e pavimentali, in piastrelle di marmo colorato, tuttora conservati magnificamente.
In origine, si poteva accedere alla Villa attraverso un ampio giardino porticato, dotato di un ninfeo monumentale trasformato poi in una fortezza durante il Medioevo. Al di là del giardino si trova il nucleo principale del complesso architettonica, situato su una collina con una serie di cortili e spazi di rappresentanza. Vi sono anche un grande impianto termale, edifici per spettacoli e ambienti della residenza privata, tutti affacciati sulla vallata circostante. Nel casale moderno è allestito un Antiquarium che conserva pregiati pezzi scultorei e architettonici rinvenuti durante gli scavi.
Vicino all’ingresso delll’Appia Antica si trova il casale di Santa Maria Nova, appartenuto ai Monaci Olivetani e divenuto recentemente di proprietà statale: lo Stato ha acquistato l’antico casale nel 2006, e con questo anche i tre ettari di campagna romana circostante che da circa dieci anni versavano in uno stato di totale abbandono ed erano occupati illegalmente. Da allora sono stati eseguiti lavori di scavo e di ristrutturazione che hanno consentito di aprire l’area al pubblico, non solo per far si che se ne ammirassero le nuove importanti scoperte archeologiche, ma anche perche i visitatori potessero fruire degli spazi interni del casale. Il casale e la torre di avvistamento, sopraelevati su un imponente monumento del II secolo d.C., illustrano le trasformazioni del territorio dell’Appia nel corso dei secoli.
Dai lavori di scavo nell’area sono stati riportati alla luce un impianto termale del II secolo d.C. (in cui vi sono mosaici che raffigurano giochi gladiatori e circensi), un tratto di strada basolata, un’area cimiteriale del II secolo d.C. ed edifici presumibilmente riconducibili al grande complesso della Villa dei Quintili adiacente alla tenuta.
È possibile visitare il complesso di Santa Maria Nova nel rispetto degli orari e delle modalità d’accesso a Villa dei Quintili.