Nella villa romana del 32 a.C., sita nella proprietà di Quinto Orazio Flacco, e donatagli da Caio Cilnio Mecenate, si possono distinguere diverse fasi edilizie del I secolo e dei periodi tardoromano e medievale. Questa dimora d’otium è composta da due cortili e tre settori: la parte residenziale a nord, un grande quadriportico con ambienti annessi a sud e un complesso termale a ovest. Le murature erano formate da opera reticolata, mentre i pavimenti erano in mosaico e cocciopesto. Nell’età dei Flavi (I secolo d.C.), il complesso termale fu ampliato con nuovi ambienti esterni alla villa, a cui era già annesso un grande giardino circondato da portici. I reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi nel corso del Novecento sono custoditi nell’Antiquarium di Licenza.