La Rocca Albornoz, sede del Museo Archeologico Nazionale di Viterbo, su cui si stanno ultimando le tre sezioni, fu costruita nel 1354 dal Cardinale Gil Alvarez Carrillo de Albornoz. Successive demolizioni e rimaneggiamenti portarono poi Giulio II a chiamare il Bramante, artefice del cortile e della fontana centrale. Le ultime distruzioni belliche hanno poi richiesto un intervento di recupero da parte del Genio Civile compiuto dal 1960 al 1979, voluto dalla Soprintendenza B.A.A. del Lazio e dalla Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale, che ha destinato la struttura a museo. Il pianoterra ospita attualmente la sezione "Architettura etrusca nel Viterbese", con reperti provenienti dagli scavi di Acquarossa e S. Giovenale. Al primo piano si trovano, invece, pezzi che arrivano dal centro etrusco-romano di Musarna, come il mosaico con iscrizione in alfabeto etrusco, e decorazioni scultoree e architettoniche tratte dal teatro di Ferento, con il ciclo delle Muse.