Da Alpignano verso la Sacra di San Michele

La Ciclovia Francigena parte dalla stazione di Alpignano, collegata a Torino sia tramite treno che attraverso le ciclopiste della Corona delle Delizie. Ad Alpignano si trova Ecomuseo Sogno di Luce nato dall’ex opificio che ha visto la prima produzione seriale delle lampade brevettate da Alessandro Cruto.
Da qui, il percorso si snoda attraverso la pianura di Caselette e Almese, tra campi coltivati e ampie distese erbose, alternando strade bianche a tratti dedicati lungo l’argine della Dora, fino a raggiungere l’area commerciale di Avigliana. Con una breve deviazione potete visitare il Museo Ex Dinamitificio Nobel, dedicato alla storia e alla memoria dell’ex stabilimento industriale, dove venivano prodotti dinamite e altri esplosivi e il Parco Naturale dei Laghi di Avigliana dove il Lago Grande e il Lago Piccolo offrono lo scenario ideale per attività sportive e ricreative. Tornati sulla ciclovia, il panorama su questo tratto vede protagonista la Sacra di San Michele: abbazia che ha ispirato il romanzo capolavoro di Umberto Eco, Il nome della rosa, e che dall’alto del monte Pirchiriano, a quasi 1000 metri di altezza, vi seguirà fino a metà valle.
Arrivo al vivace centro storico di Bussoleno

Passando tra campi coltivati e lungo l’argine della Dora, proseguite per la via Francigena pedonale costeggiando l’area attrezzata del Laghetto dei Camosci fino a Chiusa San Michele e Vaie, nota per il Museo Laboratorio della Preistoria.
Il percorso continua a Villar Focchiardo, comune valsusino conosciuto per la coltivazione del marrone della Valle di Susa IGP. Il tratto successivo arriva al vivace centro storico di Bussoleno, delimitato da mura difensive e caratterizzato da antiche locande e abitazioni medievali.
Come ad Avigliana, anche qui è presente un importante snodo ferroviario che facilita i collegamenti lungo la Ciclovia Francigena.