Panoramica
Fino alla caduta della Repubblica di Venezia nel 1797, il palazzo Ducale affacciato sul mare fu il cuore dello Stato, residenza dei dogi e sede del governo. Capolavoro dell’architettura civile veneziana, è frutto di una lunga vicenda costruttiva iniziata nel 1171-77, segnata da 2 grandi incendi nel 1483 e nel 1577 e dai conseguenti rifacimenti. È sostanzialmente gotico nei due corpi affacciati sul molo e sulla piazza S. Marco, mentre è rinascimentale nell’ala che si distende lungo il rio di Palazzo, dove si trova il celebre ponte dei Sospiri.
Gli interni, ricchissimi, sono interamente visitabili. L’Appartamento ducale racchiude opere, tra gli altri, di Carpaccio, Tiziano, Giovanni Bellini. La vastissima sala del Maggior Consiglio ha la parete di fondo interamente occupata dal Paradiso dipinto da Jacopo e Domenico Tintoretto (con l’aiuto di Palma il Giovane e altri) a celebrazione del buon governo della Repubblica; al centro del soffitto si staglia l’Apoteosi di Venezia del Veronese mentre alle pareti si susseguono i ritratti dei 76 dogi opera del Tintoretto e allievi. La Quadreria espone capolavori dei grandi pittori veneziani ma anche di Artemisia Gentileschi che visse a Venezia alcuni anni e di maestri fiamminghi fra cui Hieronymus Bosch e Anthony van Dyck. Inoltre si possono visitare le prigioni sotterranee dalle quali evase rocambolescamente Giacomo Casanova.