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Cicloturismo
Puglia

La Puglia in bici in mezzo a trulli, ulivi e borghi gioiello

La Puglia in bicicletta è ovunque natura, borghi gioiello, sapori tipici e testimonianze storiche: 5 itinerari per esplorarla nella sua interezza Dal Gargano al Salento, dalla Val d’Itria alle città d’arte, la Puglia in bicicletta è ovunque natura, borghi gioiello, sapori tipici e testimonianze storiche.

3 minuti

Tra trulli, muretti a secco e ulivi millenari, 5 itinerari cicloturistici di diversi gradi di difficoltà per esplorarla a fondo. Un territorio generoso su cui passerà anche il Giro d’Italia.

 

Una pedalata dipinta di blu

Una pedalata dipinta di blu

Una pedalata a ritmo lento lungo la costa da Bari a Brindisi, tra trulli, orti campestri e baie lambite da un’acqua limpidissima respirando il profumo del mare e degli ulivi secolari.

Si comincia visitando le bellezze del capoluogo pugliese. Poi, imboccando il lungomare di Mola di Bari, ci si imbatte, l’una dopo l’altra, in località incantevoli come Polignano a Mare, con il suo centro storico sul promontorio a picco sul mare, Monopoli con il lungomare delineato dalle antiche mura, Ostuni con il suo grappolo di case bianche. L’arrivo è a Brindisi, la cosiddetta porta d’Oriente scalo dei Crociati verso la Terra Santa.

L’itinerario conta 136 chilometri ed è di facile percorrenza, quindi adatto anche a ciclisti non esperti.

Il Salento: il sole, il mare, il vento

Il Salento: il sole, il mare, il vento

Un itinerario dall’entroterra al mare tra i borghi salentini, la macchia mediterranea e i filari di ulivi, pedalando lentamente fino al tacco d’Italia per poi risalire. Partendo da Maglie, nel leccese, si va verso la costa adriatica: imperdibili la visita a Otranto, lo spettacolo dell’alba a Punta Palascia dove il sole sorge prima che in ogni altro luogo, il bagno nelle acque trasparenti di Porto Badisco.

Raggiunta Santa Maria di Leuca, punta estrema dello stivale che separa i due mari, si risale dal versante ionico scoprendo altre perle del Salento come Gallipoli con il centro storico situato su un’isola, Nardò e Galatina ricche d’arte, poi Castrignano con il suo cuore medievale. L’itinerario è adatto a tutti perché di facile percorrenza, e conta 186 chilometri.

Dal mare alla campagna

Dal mare alla campagna

Il percorso si dipana per un centinaio di chilometri tra alcuni immancabili punti di forza pugliesi, snodandosi tra i paesaggi campestri di una natura in fiore che profuma di ciliegi e mandorli.

C’è Bari con il pittoresco centro storico e il lungomare bianco, le spettacolari e suggestive Grotte di Castellana, le vestigia medievali di Conversano e la torre normanna di Rutigliano. Poi si risale nella Murgia fino alle colline di Putignano, città del celebre Carnevale, per concludere tra i trulli e i vicoli della caratteristica Alberobello, Patrimonio Unesco.

Il percorso è di media difficoltà, quindi consigliabile a ciclisti allenati con una buona preparazione atletica.

La pietra delle città eterne

La pietra delle città eterne

Si pedala per 130 chilometri alla scoperta della splendida Valle d’Itria, nell’entroterra pugliese caratterizzato dai tipici muretti a secco tra gli ulivi costruiti senza malta né cemento, Patrimonio Unesco.

L’itinerario conduce in veri e propri borghi gioiello come Alberobello, Locorotondo, Martina Franca e Cisternino, incluso tra I Borghi più belli d’Italia. Immancabili le tappe di degustazione ad Altamura per il pane di semola, alle Terre del Primitivo per il Primitivo di Manduria, a Noci detta Città dell’Enogastronomia per la sua cultura gastronomica basata sui prodotti del territorio. La conclusione è alla Cattedrale di Ostuni, con vista panoramica tra mare e uliveti. Il percorso è consigliato a ciclisti allenati.

La natura aspra e dolce

La natura aspra e dolce

Un itinerario di 233 chilometri nella natura selvaggia del Gargano con l’omonimo Parco Nazionale, tra foreste, scogliere e faraglioni. Si attraversano le località costiere più note come Manfredonia, Mattinata, Vieste, Peschici e Rodi Garganico caratterizzate dai trabucchi, antichissime macchine da pesca, fino al lago di Varano.

Diversi anche i luoghi di fede, come la chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, il convento di San Matteo a San Marco in Lamis, il Santuario di San Michele Arcangelo, Patrimonio Unesco, a Monte Sant’Angelo.

Consigliatissima una deviazione nella Foresta Umbra, autentico polmone verde le cui Faggete Vetuste sono Patrimonio Unesco, e una gita alle Isole Tremiti. Il percorso è impegnativo e quindi consigliato a cicloturisti esperti.

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