Emilia Romagna
L’anguilla delle Valli di Comacchio
Echi dei favolosi banchetti degli Estensi allettano i buongustai di passaggio nel ferrarese
14 dicembre 2022
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L’anguilla è un pesce ubiquitario, ma c’è un luogo in Italia, le Valli di Comacchio, dove il suo allevamento e la sua lavorazione hanno modalità senza uguali. Comacchio è una «piccola Venezia» del primo entroterra ferrarese: un centro storico per così dire ‘anfibio’, su 12 isolette, e una corona di lagune salmastre, le cosiddette ‘valli’, dove fin dall’antichità si alleva pesce pregiato secondo i suoi cicli naturali. Anguilla in primis, che rappresenta il vero orgoglio gastronomico della città: «allo spiedo, fritta, arrostita, in umido, se ne fa grande consumo specialmente nei pranzi della Vigilia di Natale», si legge nella prima Guida Gastronomica del Touring Club Italiano. A dar retta ai meglio informati, oggi se ne contano 48 ricette, partendo da un risotto in cui s’avverte una nota di noce moscata. Il primato della popolarità spetta tuttavia all’anguilla marinata, che ancora oggi porta il nome di Comacchio in giro per l’Italia e nel mondo; una prelibatezza da veri intenditori, considerata l’intensità (e anche il prezzo).